Le detrazioni fiscali per la bonifica dell’amianto, dette anche Bonus amianto, rappresentano un’ottima soluzione per rendere conveniente l’operazione di smaltimento.
Ecco chi può beneficiarne e come funziona
L’operazione di smaltimento amianto è senza subbio una necessità diffusa ma che presenta spesso costi talmente elevati da essere insostenibili. Per questo motivo spesso si preferisce rimandare il problema, destinando risorse ad investimenti più produttivi.
Al fine di risolvere questa onerosa questione, a partire da 2016 è stato messo a punto il cosiddetto Bonus amianto. Grazie a questo provvedimento è possibile detrarre dalle imposte il 50% dei costi di bonifica (dismissione e smaltimento) di questo materiale pericoloso.
La detrazione è fruibile in tre rate annuali di pari importo, per un rimborso massimo di 400.000 euro ed uno minimo di 20.000 euro. Ciò significa che per una spesa di 60.000 euro, mi sarà possibile ottenere uno sconto totale sulle tasse di 30.000 euro, ricevuti in tre anni con rate annuali da 10.000 euro.
Per rendere ancora più conveniente l’intervento di bonifica amianto, il decreto rinnovabili ha introdotto un incentivo ulteriore per chi decida si smaltire il materiale installando al suo posto un impianto fotovoltaico. In questo caso si potrà godere di un ulteriore incentivo di 12€/MWh, rendendo di fatto estremamente conveniente la riqualificazione delle coperture in eternit.
Quali lavori permettono di fruire della detrazione?
Come già detto, sono ammissibili alla detrazione gli interventi di rimozione e smaltimento di amianto-eternit, ed in particolare:
- Lastre ondulate o piane di amianto;
- Coperture in eternit;
- Tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, a uso civile e industriale in amianto;
- Sistemi di coibentazione industriale in amianto;
- Spese di consulenza professionale legate allo smaltimento dell’amianto (massimo 10% o 20.000 euro).
Tra le spese che non rientrano nel Bonus amianto invece figurano invece quelle relative al ripristino delle coperture o dei condotti in seguito alla rimozione dell’amianto. Per questi lavori, tuttavia è possibile ricorrere ad Ecobonus e Bonus ristrutturazioni.
Chi può accedere e quali sono i requisiti
Come stabilito dal DM 15 Giugno 2016, possono accedere al Bonus per le operazioni di bonifica amianto tutti i titolari di reddito di impresa, indipendentemente dal regime contabile e dalla natura giuridica di quest’ultima.
La domanda di accesso alla detrazione fiscale deve essere inviata entro 90 giorni al Ministero dell’Ambiente, il quale deve accettare la domanda dopo averla giudicata ammissibile.
I documenti da allegare alla domanda sono:
- Piano di lavoro di bonifica presentato all’Asl di competenza;
- Comunicazione di fine lavori all’Asl;
- Documentazione attestante l’avvenuto smaltimento dell’amianto presso una discarica autorizzata e l’eventuale certificazione di restituibilità degli ambienti bonificati redatta dalla Asl;
- Documenti fiscali attestanti le spese sostenute;
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per gli altri aiuti “de minimis” nel caso fossero stati fruiti dei due anni precedenti.
Desideri sapere se i lavori che vorresti fare possono fruire delle detrazioni fiscali? Contatta qui il nostro staff specializzato nell’ottenimento di tutte le detrazioni fiscali, le agevolazioni e gli incentivi che ti spettano!