Non tutti lo sanno, ma il conto termico 2018 permette di ottenere grandi risparmi per l’installazione di solare termico, stufe a pellet, caldaie, pompe di calore e tanto altro!
Il Conto Termico 2018 è una misura gestita dal GSE (Gestore Servizi Energetici) che mira a promuovere interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti, incentivando la produzione di energia da fonti rinnovabili.
I beneficiari degli incentivi sono le Pubbliche amministrazioni, ma anche le imprese e i privati. Questi potranno accedere a fondi per un totale di 900 milioni di euro annui.
Per il 2018, il Conto Termico prevede un bonus economico fino al 65% della spesa sostenuta per gli interventi sopra citati, rimborsato tramite bonifico dal GSE.
Il GSE, infatti, provvede al rimborso della cifra stabilita entro due mesi dalla fine dei lavori. L’importo viene erogato in rate annuali di pari importo della durata compresa fra 2 e 5 anni. Nel caso in cui l’importo non superi i 5.000 euro, il rimborso può avvenire in un’unica soluzione.
Quali sono gli interventi ammissibili?
Come già accennato, gli interventi grazie ai quali è possibile accedere agli incentivi sono quelli di efficientamento energetico. In particolare si tratta di impianti di piccole dimensioni tra cui, ad esempio:
- Pompe di calore
- Caldaie a condensazione
- Caldaie a biomassa
- Termocamini a biomassa
- Stufe a pellet e simili
- Impianti solari termici
- Scaldacqua a pompa di calore
Come funziona?
Possono beneficare del bonus messo a disposizione dal Conto Termico 2018 sia le amministrazioni pubbliche che i privati. Per soggetti privati si intende in particolare le persone fisiche, i condomini e i soggetti titolari di reddito d’impresa o agrario.
Il beneficiario deve presentare al GSE un’istanza di riconoscimento degli incentivi, firmando il contratto con l’ente.
I documenti da presentare variano in base all’impianto che si intende installare e comprendono sia certificazioni rilasciate dal produttore che diagnosi e asseverazioni da parte di un tecnico abilitato.
La fattura delle spese sostenute deve specificare la tipologia dell’intervento realizzato, e deve contenere sia la partita IVA dell’emittente che i dati del soggetto responsabile del Conto Termico (colui che sostiene le spese).
Tutta la documentazione deve essere poi conservata fino al quinto anno successivo all’erogazione dell’ultima rata, per permettere al GSE di svolgere la propria attività di controllo.
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